Lo scugnizzo, la flebo e l'ape Maia...

Il calcio sa regalare gioie incredibili. Ricordo ancora oggi la girata di Nedved contro il Maiorca, che regalò l'ultima Coppa delle Coppe della storia calcistica alla Lazio. Ricordo la rimonta in extremis del Manchester Utd nella finalissima di Champions League contro il Bayern Monaco. Il gol spettacolare di Djorkaeef con la Roma, la serpentina di Baggio contro il Napoli, la corsa senza fine di Weah con il Verona, il gol di Roberto Carlos su punizione contro la Francia. Ricordi sparsi, raccolti senza un filone logico. Il calcio regala ricordi. E risate.

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Dove hanno messo la flebo di Cannavaro?

Questa sera Fabio Cannavaro taglierà il traguardo delle 127 presenze in Nazionale. Il napoletano supererà Paolo Maldini e diventerà il calciatore italiano che ha giocato il maggior numero di partite con la maglia azzurra. Una bella soddisfazione per il napoletano, che ha vinto tutto nel corso della sua carriera. In questi giorni continuo a vedere immagini del buon Fabio che alza la Coppa del Mondo, che sorride con il Pallone d'Oro tra le mani, che ringrazia per il Fifa World Player. E da ieri pomeriggio che mi domando: ma la mitica flebo non se la ricorda nessuno?

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Fabio Cannavaro e il tradimento dimenticato

Fabio Cannavaro, difensore del Real Madrid, Pallone d'Oro 2006 e capitano della Nazionale Campione del mondo torna alla Juventus.

02 agosto 2006: "Voglio vincere la Champions, se rimanessi alla Juve diventerei troppo vecchio prima di poter tornare nell'Europa che conta, ho scelto Madrid, qui ho la possibilità di raggiungere questo obiettivo".

30 aprile 2009: "Non ho tradito nessuno. Il mio passaggio al Real Madrid fu deciso con la società. E infatti i rapporti con la nuova dirigenza e i vecchi giocatori in questi anni sono rimasti ottimi".

Il tempo aiuta a dimenticare...